Il termine Internet delle cose (o, meglio, Internet degli oggetti o IoT – internet of things) è un neologismo riferito all’estensione di Internet al mondo dei luoghi e degli oggetti.
Con un pò di immaginazione è possibile collegare in rete qualsiasi cosa.
Per poter essere connesso un “things”, deve rispettare due caratteristiche:
- avere indirizzo IP univoco sulla Rete
- capacità di scambiare dati attraverso la rete stessa senza bisogno di alcun intervento da parte dell’uomo
L’obiettivo degli oggetti connessi è quello di semplificarci la vita automatizzando processi o mettendoci a disposizione informazioni che prima non avevamo.
Ecco qualche esempio…
- Smart Home:
arredata con elettrodomestici e dispositivi controllati a distanza, che dialogano tra loro in modalità cablata e wireless. - Smart Road:
la strada intelligente, in grado di dialogare con le auto, con i semafori e con la segnaletica, con l’obiettivo di migliorare i flussi di traffico, ridurre l’inquinamento e i tempi di percorrenza. - Smart Wireless:
con il termine Wireless Sensor Network (o WSN) si indica una determinata tipologia di rete che, caratterizzata da una architettura distribuita, è realizzata da un insieme di dispositivi elettronici autonomi in grado di prelevare dati dall’ambiente circostante e di comunicare tra loro. L’oggetto interagisce con il mondo circostante, in quanto è dotato di “intelligenza”, ovvero reperisce e trasferisce informazioni tra rete internet e mondo reale. In questo modo può essere data una “identità elettronica” a tutto ciò che forma il mondo che ci circonda, attraverso, ad esempio, RFID (Identificazione a radio frequenza) ed altre tecnologie (come il più noto il QR code).